martedì 28 giugno 2016

Essere o non essere, questo è il problema

Ogni tanto mi capita di incontrare qualcuno che mi faccia i complimenti per il mio aspetto, tendenzialmente seguito da un "Vorrei avere il tuo coraggio" o "anch'io sono come te ma mia mamma non vuole" (in caso di ragazzini molto giovani) oppure "vorrei esserlo anch'io ma poi fidanzato/marito/figli/quant'altro non sarebbero d'accordo". Nessuno vi costringe ad adottare un look in cui voi vi sentireste a disagio, o almeno così dovrebbe essere, come nessuno può obbligarvi a rinunciare a voi stessi per uno strano "ideale" che hanno gli altri. Sappiate che se state con qualcuno che vi obbliga a fare quello che vuole lui, beh, diciamo che la vostra non è una relazione sana. I compromessi di coppia (anche se sono sempre dell'idea che non ci dovrebbero essere in una coppia) magari si fanno su altre cose, non certo sul look di una persona.
Quindi cosa fare se siamo all'inizio della propria affermazione di sé e non vogliamo scioccare troppo chi ci sta attorno?
Comincerei con piccoli passi come un cambio di taglio di capelli se quello che volete voi è diverso dal vostro attuale oppure cambiando colore. Taglio e tinta nuovi tendenzialmente aprono nuovi orizzonti per chi è alla ricerca del proprio look, in più siamo in un'epoca fortunata: i colori più particolari per capelli ormai si trovano ovunque sia dai parrucchieri che nei negozi, e sono stati sdoganati a tutte le età facendoli uscire dalla fascia ragazzi/giovani adulti. Quindi cercate il taglio e il colore che fa per voi senza avere fretta, non fate le cose di corsa presi dall'entusiasmo perché solitamente finisce in maniera rovinosa. Guardate su internet i video, le foto di tutto quello che v'interessa, non lasciate nulla al caso. You Tube è ricca di video di professionisti che spiegano e fanno vedere tagli particolari e colori fantastici, guardateli e fatevi ispirare in modo da avere le idee più chiare possibili quando andrete dal vostro parrucchiere di fiducia.
Un altro scoglio che sento solitamente nominare è quello del make up. parliamoci chiaro: io mi trucco da quando ero piccola, lo facevamo anche a scuola in un periodo in cui non c'erano tutti i prodotti che ci sono ora, tante volte arrangiandoci con quello che trovavamo. Adesso potete trovare qualunque cosa e praticamente tutta la tavolozza di colori inventati dall'uomo ma potete avere il make up più costoso di questo mondo ma se non vi allenate a truccarvi, non servirà a nulla. Quindi niente scuse e via la sciatteria che al giorno d'oggi regna imperante: prendetevi un'ora al giorno di tempo se non di più e imparate a truccarvi. Più vi eserciterete, più le cose vi verranno meglio. Non pensiate che la sottoscritta abbia imparato a truccarsi dall'oggi al domani, ho fatto anch'io i miei errori, ho sperimentato finchè non ho trovato quello che faceva per me, ho studiato tutorial e ricordato tutto quello che ci dicevano a scuola. Fatelo anche voi, mettete costanza e impegno e otterrete dei
fantastici risultati.
Stessa cosa vale per il vestiario. Potete introdurre un capo alla volta in modo da non cambiare completamente look all'improvviso, magari cominciando con una T-shirt o un capo particolare. Per esempio su Pinterest non mancano le idee, date un'occhiata e fatevi ispirare, tante cose si possono fare senza spendere troppo e sono facili da realizzare.
Visto che siamo in piena bella stagione, spazziamo via la pigrizia e diamoci da fare, sopratutto facciamolo per noi. Non temete la vostra "prima uscita", se state bene con voi stessi, tutto il resto non conta.
Un mio vecchio tutorial sul make up



mercoledì 22 giugno 2016

Il mistero dietro le lenti

Sembra che finalmente sia scoppiata l'estate: giornate bellissime ci attendono insieme al sole, al caldo, al sudore e alla gente che non si lava.
I raggi solari rendono la sottoscritta praticamente quasi cieca, già non è che ci veda un gran ché ma queste splendide giornate sono nemiche dei miei occhi. In più il caldo non mi dà la possibilità di truccarmi come si deve quindi preferisco celare i miei occhi dietro ad un paio di bei occhiali da sole.
Bene o male tutti i Goth amano gli occhiali da sole, danno un alone di mistero, ci proteggono dai malevoli raggi solari e nascondono alla vista dei "normali" magari i segni che abbiamo sul viso di una nottata un pò agitata.
Ma quali scegliere?
Ovviamente, dipende tutto dal proprio stile. Se siete un Trad Goth molto probabilmente vi andranno bene qualunque occhiale un pò vintage che si può trovare sul mercato, anche quelli anni 50 da Pin Up che vi daranno un grazioso look retrò, consigliatissimo se amate lo psycobilly.
Per i Cibergoth un paio di occhiali Hi-tech saranno perfetti, ma anche quelli molto grandi e fascianti da donna andranno benissimo mentre per chi ha un look vittoriano, un paio di occhiali rotondi o dalla forma ricercata andranno benissimo.
Se amate il fai da te, nulla vi vieta di personalizzare un paio di occhiali con piccole decorazioni, tipo quelle usate per il decoden o borchie o qualsiasi altra cosa possa ispirarvi.
Internet, per fortuna, ci viene incontro, già solo Etsy propone una varietà incredibile di occhiali da sole come quelli proposti da Glitter and Goregeous come questi: grandi, rotondi, impreziositi da una serie di rose e borchie. Tutto rigorosamente in nero. Ci sono anche modelli un pò più Punk con sole borchie e altri decorati con fantasie psycobilly.
Oppure, per un effetto squisitamente anni 70, gli occhiali pipistrello che fanno subito Vampira, del negozio Eyewear Eyeland che si occupa di vintage.
Semplici ma carini anche quelli di DropDeadandWrought: rotondi, con piccole decorazioni, d'ispirazione vittoriana o con la tipica forma da "occhio di gatto" per uno sguardo seducente.
Oppure questi in vendita su Ebay bellissimi, per un look raffinato e con le lenti colorate.
Per chi ama invece le forme essenziali e classiche, può dare un'occhiata ai prodotti della Hitek Webstore, bellissimi per chi ama il genere classico.
Non lasciatevi ingannare dalla forma, credo che il genere "maschio/femmina" per gli occhiali sia ampiamente superato, cercate l'occhiale che piaccia a voi, indipendentemente dal genere biologico a cui appartenete, dovete stare bene voi, del resto del mondo, cosa ci importa?




mercoledì 15 giugno 2016

Summer Goth



Ebbene sì, ecco tornare il periodo dell'anno più temuto dalla maggior parte dei Goth: l'Estate.
Molti di noi vorrebbero ritirarsi lontano da tutti e da tutto, sopratutto quelli che come me, vivono in una località turistica che si riempie di gente rumorosa all'arrivo della bella stagione.
Come ho già detto in un vecchio post dell'anno scorso (che potete leggere qui) non fraintendetemi: con l'avanzare della vecchiaia ho cominciato ad apprezzare tutte le stagioni, estate compresa, e mi sono adattata ad essa, quindi con qualche accorgimento, potrete anche voi uscirne indenni.
Per superare la calura dell'estate cosa fare? A parte i soliti banalissimi consigli che danno un pò tutti, assolutamente indispensabili sono le creme solari ad altissima protezione. Indispensabili per mantenere un incarnato pallido e proteggere l'incarnato. Purtroppo Madre Natura ha voluto donare alla sottoscritta una volgarissima pelle che si abbronza al solo dire "sole" e per me l'incarnato pallido è sempre stato un miraggio irrangiungibile. Se avete anche dei tatuaggi, la crema solare obbligatoriamente deve essere di fattore molto alto, come la Sunny Side della Tattoo defender, a protezione 50. Oppure lo stick solare della Pupa sempre ad altissima protezione. L'abbronzatura è il nostro nemico, non dimentichiamocelo, quindi se siete costretti a stare al sole non dimenticatevi la crema protettiva.
Ma come vestirci?
Per le fanciulle suggerirei abiti ampi "svolazzanti" possibilmente in cotone leggero. Più l'abito è largo, più starete fresche. Quindi non inguainatevi in jeans super stretti e magliettine striminzite, la pelle non respira e suderete il doppio. Nulla di male nel provare un look diverso composto da shorts, gonnelline a ruota, canottiere ampie. Ci vuole pochissimo per avere un look ricercato senza doversi coprire troppo. Fate un giro per i mercatini, troverete tantissime cose basic che potranno essere personalizzate a proprio piacimento. Ricordatevi sempre che sono gli accessori che fanno la differenza: un gioiello particolare, un orologio inusuale, una collana inedita rende unico anche l'everyday goth più basic che potete indossare.
Anche per gli uomini T-shirt, canottiere e pantaloni in cotone possono comunque fare la differenza. Ricordatevi che personalizzare il proprio look è una delle basi della cultura Goth.
Se portate i capelli lunghi niente di meglio del caldo per sbizzarrire la propria fantasia con forcine ed elastici. Per esempio io tiro su i miei capelli in una "complicatissima pettinatura" (come mi dicono in tanti) che consiste in fermare i miei capelli sul retro della nuca con tre grosse pinze per lasciarli ricadere ai lati, per un effetto anni 80. Tempo di sistemarli: nemmeno 10 minuti. Poi aggiungo forcine ad ossa, bandana a teschi, fasce per capelli con borchie, a seconda di come mi sento ispirata.
Anche due codini arrotolati sulla testa è un'ottima pettinatura per stare al fresco. Puntate anche qui sugli accessori. Ormai in commercio possiamo trovare qualsiasi cosa si adatti al nostro stile.
Se non potete legarli perché li avete corti o non vi piace l'idea, per proteggervi dal sole, niente di meglio di un bel cappello. Che sia a falde larghe come quello ispirato da America Horror Story o un semplice cappellino da baseball della vostra band preferita, l'importante è coprirsi con il proprio stile. Stessa cosa vale per gli occhi. Il caldo e il sudore mal si sposa con un pesante make up, quindi un trucco leggero magari basato sul eyelinner (magari Waterproof per evitare che si sciolga col caldo) e optare per un paio di occhiali da sole sia per nascondere una parte del viso, sia per ripararsi dai malevoli raggi solari.Già solo questo argomento merita un post a sé (vi anticipo già di cosa parlerò la prossima settimana) ma se fate una rapida ricerca su internet troverete occhiali meravigliosi come questi.
Quindi aprite gli armadi e rinnovatevi per la nuova stagione estiva. Si può rimanere se stessi anche con il caldo e circondati da gente abbronzata, quindi non abbiate timore nel mostrarvi con il vostro raffinato e nobile candore!


mercoledì 8 giugno 2016

Il più bel Goth del Reame

Rieccomi dopo tre settimane infernali mio malgrado. In questo lasso di tempo ho avuto anche la possibilità di guardarmi attorno su internet sul variegato mondo Goth e, purtroppo, ho notato che quello che sta accadendo in Italia, sta anche accadendo in molte parti del mondo, in Europa in particolare.
Capisco benissimo che la sotto cultura Goth sia un elité e quindi non per tutti ma i cambi generazionali sono inevitabili per una cultura nata negli anni 80. Esattamente come per il Metal e altri generi musicali, il Goth si evolve e si trasforma, non siamo noi creature eclettiche in fondo?
Anche la musica in questi anni, è cambiata tantissimo, non solo qualitativamente, ma con l'avvento di internet, anche la distribuzione e l'offerta di band e progetti di ogni tipo in ambito Goth è totalmente cambiata.
Fossilizzarsi su quattro band degli anni 80 e sputare su tutto quello che è uscito dopo lo trovo decisamente controproducente. Capisco che essendoci una così vasta offerta di musica è anche difficile star dietro a tutto, ma non si può nemmeno denigrare tutto quello che è avvenuto dopo gli anni 80. Gli stessi Goth sono cambiati. Se negli anni 80 quelli che oggi chiamiamo Trad Goth ne facevano da padrone, ora anche chi fa parte di questo mondo si differenzia tantissimo dalle origini.
Chi può dire che un Trad Goth è più Goth di un Cybergoth o di un tanto odiato Pastel Goth. Eppure...
Sappiate che il Goth (come tutte le cose che esistono a questo mondo), continuerà ad evolversi nostro malgrado, e se oggi ce l'avete con i Pastel Goth, domani arriverà qualcos'altro che vi farà storcere il naso. Vi assicuro che pensare di essere il più bel Goth del reame non vi porterà da nessuna parte.
Eppure...
Eppure continuiamo a giocare a chi è più figo, a criticare pesantemente quello che non conosce a memoria tutte le date di compleanno dei membri dei Cure, a considerare uno sfigato chi ha appena intrapreso il suo oscuro sentiero, a criticare pesantemente chi ascolta un sottogenere diverso da quello che qualcuno ha deciso sia l'Unica Vera Via verso il paese del Goth.
Nei locali continuano a girare le stesse serate, gli stessi gruppi e i soliti quattro gatti. Boicottiamo chiunque non incontri esattamente i nostri gusti e ce ne guardiamo bene dall'ascoltare qualsiasi novità che ci propone il mercato. E chi lo fa viene comunque criticato dai "più". Nei locali è quasi impossibile conoscere gente nuova a meno che non si abbia un "gancio" di qualche amico che già conosce qualcuno, e comunque vieni trattato con sufficienza dalla maggioranza delle persone. E questa cosa mi è stata riferita anche dai miei contatti all'estero. La comunità Goth è estremamente chiusa ma, purtroppo, è chiusa anche ai suoi stessi simili.
Mi ricordo quando ero giovane, che era molto più facile far amicizia con i propri simili, tendenzialmente dopo poche uscite, in un locale conoscevi la maggioranza dei suoi frequentatori e c'era una bella atmosfera: eravamo tutti lì riuniti a celebrare la nostra sete di musica insieme ad i nostri simili. E ci riconoscevamo tra di noi come fratelli, creature della notte alla ricerca dei nostri compagni.
Ora sembra che tutto ciò non sia più possibile, il velo della indifferenza e  dell'autogratificazione fine a se stessa è calato anche su di noi, impietoso. Forse è l'educazione con cui sono venute su le nuove generazioni, o il demone della tecnologia che nel bene e nel male, ci ha cambiato; oppure questa società che ci ha trasformato tutti in "fenomeni". Io non lo so, ma ho visto che la decadenza più gretta si è appropriato di noi e questo non è un bene.
Forse è ora che ci riappropriamo di certi valori che sono andati persi, che un tempo erano nostri, prima che l'oscurità, quella vera, ci inghiotta e ci faccia scomparire.

giovedì 12 maggio 2016

Album fai da te




Purtroppo un pò per il tempo tiranno (siamo a maggio, ho eventi praticamente tutti i fine settimana e il mio tempo si è volatilizzato), un pò che questa settimana la linea andava e veniva, non sono riuscita a fare un post come volevo io, quindi sarò molto breve:
Come ho già parlato in passato, oltre ad essere scultore, ceramista, scrittrice e creatrice di bigiotteria, ho una passione per un hobby tipicamente americano: lo Scrapbooking. Girando su internet per affinare la mia tecnica e per avere idee nuove, mi sono innamorata di questi bellissimi album:


L'inventiva e l'originalità di queste opere sono incredibili, poi io adoro i libri con un sacco di cose da aprire e da vedere, mi hanno sempre affascinato sin da piccola. Questo è assolutamente spaziale:



Ho sempre amato quei bellissimi libri con le immagini tridimensionali, tant'è che se trovo uno che mi piace, non esito a comprarmelo nonostante la mia veneranda età:


La cosa che invidio di più di queste persone è la possibilità che c'è all'estero di trovare questo genere di carte e decorazioni. Qui non c'è quasi nulla e quel poco che c'è costa un'anima, anche di scaricare qualcosa da internet gratuitamente c'è poco o nulla. Una vera tragedia per me. 


Ma non mi arrendo, continuo a cercare immagini e altro da archiviare e poi stampare, prima o poi riuscirò a fare un album bello come quelli di questi video. 




mercoledì 4 maggio 2016

L'amore oltre alla morte


"Nessuno può sapere, se non dopo una notte di patimenti, quanto dolce e prezioso al cuore e agli occhi possa essere il mattino"
(Bram Stoker, Dracula)


Mi è capitato sovente e volentieri di sentirmi domandare se mi credo un vampiro o se pratico rituali strampalati come bere il sangue di qualcuno o altre amenità del genere. Come se essere Goth ti trasformasse in automatico in una creatura sovrannaturale che si nutre solo di sangue. In realtà mi nutro esattamente come tutte le persone "normali", sopratutto di carne possibilmente al sangue...
Il fascino delle creature sovrannaturali come i vampiri colpiscono anche i componenti della cultura Goth, ma ciò non significa che ci si dedichi a riti strani o cose del genere.
Ma perché la figura del vampiro affascina la gente, sopratutto il gentil sesso?
I vampiri nella storia, in realtà, non hanno nulla a che fare con quello che intendiamo al giorno d'oggi come "Signore della Notte". La sua figura, sopratutto nell'epoca vittoriana, era legata a qualcosa di spaventoso, che nulla aveva a che fare con il fascino e l'erotismo a cui è stato associato al giorno d'oggi. Anche se il vampiro, sopratutto nel romanzo di Bram Stoker, ha un attitudine al fascino che può ammaliare: è un rivoluzionario, arriva in Inghilterra a sovvertire l'ordine degli uomini che gli danno la caccia, costringe le donne al suo volere (nel libro Mina è costretta con la forza a bere il suo sangue) facendole sue a spregio dei loro perbenisti fidanzati e mariti. E' una figura molto punk,
sovversiva, feroce e carnale, nulla a che vedere con i vampiretti sbrilluccicosi che van di moda tra le ragazzine al giorno d'oggi. I vampiri di un tempo era spaventosi, anche nelle loro versioni più gentili (come Carmilla di Le Fanu), erano qualcosa che viveva nell'ombra ed era pronto a ghermirti e a strapparti alla tua vita e all'affetto dei tuoi cari.
Eppure rimane il suo fascino. In Dracula di Bram Stoker diretto da Francis Ford Coppola, il conte è interpretato da un magnifico Gary Oldman che gli dà quell'aura di amante disperato e condannato per l'eternità a vagare sulla terra senza la sua amata, rendendolo irresistibile agli occhi di molte. Per chi, come  me, ama il lirismo amoroso dell'epoca vittoriana, alcune scene del film sono il picco del romanticismo, trasformando la scena violenta in cui Dracula costringe Mina a bere il suo sangue, in una delle scene d'amore cinematografiche più belle del cinema.
Se devo essere sincera, a parte il mio amore per Gary Oldman in quel film, a me i vampiri non mi hanno detto più di tanto, ho sempre amato di più i licantropi, più affini al mio carattere. Anche nella letteratura classica, il mio nome è stato associato più volte ai Figli della Luna che ai Bambini della Notte. Poi ho scoperto i Blutengel e il raffinatissimo Chris che mi ha fatto cambiare opinione su i vampiri (in realtà non è che non mi piacessero, semplicemente preferivo altro). Amo le raffinate ambientazioni di molti loro video, i live e l'eleganza dei componenti della band.
Poi ho scoperto il gioco di Ruolo Vampiri: la Masquerade e il mondo che ci ruota attorno. In realtà, l'ho sempre guardato dall'esterno poiché non ho mai avuto la possibilità di giocarci, ma il fascino esercitato su chi, come me, ama travestirsi e interpretare un ruolo diverso dalla solita routine.
Perché poi, alla fine, il gioco è quello: essere qualcun altro, qualcosa di più simile alla propria natura, un pò come facciamo  noi mostrando al mondo il nostro aspetto così diverso dal resto del mondo.
La figura del vampiro è lì per ricordarci che non siamo quello che diamo a vedere, a sbatterci in faccia qual è la nostra vera natura infischiandosene delle facciate che dobbiamo mantenere durante la giornata e le maschere che dobbiamo indossare per "vivere" in una società che stritola e massacra chiunque non rientri nella "casella" a cui è stato assegnato e che ci fa dimenticare chi siamo realmente.
 Quindi benvenuti Figli della Notte che ci ricordate quanto può essere penosa la vita su questa terra senza esprimere la nostra vera natura, dare respiro alla propria anima e a ricordarci che il sangue... E' vita.

Vampire lover
Foto by Kurtz Rommel


"Ho attraversato gli oceani del tempo
per trovarti"

mercoledì 27 aprile 2016

Memento mori

Arriva la primavera, anche se qui dalle mie parti è ancora indecisa e si divide le giornate con gli ultimi stralci dell'inverno. Ma le giornate, finalmente, si allungano e inizia a far caldo. Non me ne vogliate ma, un tempo amavo anch'io l'inverno, il freddo e la neve. Diventando vecchia però, il mio fisico non sopporta più le eterne giornate di buio e il freddo che penetra nelle ossa nonostante i chili di vestiti che ho addosso, l'arrivo della primavera è come una benedizione per me. E poi fioriscono innumerevoli fiori neri, come ne ho già parlato in un mio vecchio post.
Ma cosa fare in queste meravigliose giornate di sole? Se non amate la confusione e i luoghi troppo affollati, per noi è rimasto un unico posto ancora lontano dai lunghi tentacoli del mainstream: i cimiteri. Luoghi ancora avvolti nel tabù della Nera Signora, i cimiteri sono i posti ideali per passeggiare, leggere, fare foto, disegnare, passare del tempo con la persona amata.
I cimiteri più vecchi sono i più belli da visitare e molti di essi sono parchi con alberi e panchine su cui riposare, nonostante qui in Italia i cimiteri sono luoghi del commiato e difficilmente qualcuno si azzarderebbe a mangiare o a far altro in un luogo del genere, all'estero organizzare un pic nic al cimitero è una cosa piuttosto naturale.
Durante l'epoca Vittoriana, dopo secoli passati ad avere enormi problemi igienici proprio per colpa dei corpi ammassati nelle chiese o in campisanti troppo piccoli per il quantitativo di corpi da seppellire, si decise di fare qualcosa. All'epoca non era tanto strano trovare fosse in cui venivano ammassate più casse da morto per poter recuperare spazio e i becchini non si facevano molti scrupoli a distruggere e a smembrare le vecchie sepolture per far spazio a quelle nuove e facevano a pezzi le bare per rivenderle come legna da ardere, non si buttava via nulla pur di guadagnare. Per non parlare dei cacciatori di corpi che andavano a disseppellire i morti di "giornata" per poterli rivendere a medici per i loro studi. L'odore di morte all'epoca, era piuttosto persistente nelle città, in molte chiese i miasmi creati dai cadaveri in decomposizione erano tali da far svenire la gente, quindi cominciarono a pensare di creare dei luoghi dove non solo i corpi di coloro che li avevano lasciati potevano riposare in pace, ma anche un posto dove poter passeggiare
all'aperto senza rischiare di soffocare dall'odore di decomposizione.
Così nacquero i primi cimiteri che fondevano l'arte, la natura e lo scopo di sistemare i propri cari fondendoli in un parco della rimembranza dove la gente si riuniva a leggere, mangiare e a riflettere sulla caducità della vita, visitare i mausolei e a salutare i propri cari.
Ma come mai questa passione per i cimiteri?
Si narra che molti Goth siano affetti da Taphophilia, una passione "morbosa" per cimiteri, arte mortuaria e tutto ciò che concerne la morte. Forse perché i cimiteri "ispirano alla riflessione" e in questa società fatta di persone che non vogliono pensare, i cimiteri sono il loro memento mori che gli ricorda che prima o poi tutto questo finisce, mentre i Goth sono portati alla riflessione e pensano sovente alla Morte (non certo per depressione o altro), i cimiteri diventano il loro giardino personale.
Ovviamente per aver notizie di pic nic funebri dobbiamo guardare oltralpe. La prima testimonianza di pic nic Goth risale ai primi anni novanta su una fanzine di Chicago. Fra le mie ricerche, ho trovato un negozio on line che vendere ogettistica ispirata alle lapidi, date un'occhiata a Gravestone Artwear e deliziarvi delle loro creazioni funebri.
Qui, i pic nic ovviamente sono da escludere ma, un giro per i cimiteri è una cosa che si può fare senza problemi, se avete l'abitudine di girare per campisanti in abiti vittoriani come faccio io, solitamente attirerete curiosi che per fortuna vi parleranno a voce bassa. E ricordate sempre la buona creanza! Se la gente è cafona con voi, voi rispondete con gentilezza: un giorno finiremo tutti in quel luogo di eterno riposo, ma noi vestiremo  molto più eleganti.