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mercoledì 20 luglio 2022

Il fascino dei tarocchi

 


La sottocultura Goth abbraccia un così ampio spettro di personalità eclettiche che è ben difficile riuscire a fare un resoconto esauriente di tutte le sue incredibili sfacettature.In più i Goth hanno gusti differenti tra loro ed è quasi impossibile poterli descrivere tutti. Tra di loro ci sono chi, come me, è appassionato di tarocchi e carte da divinazione e ne possiede una discreta collezione. C'è chi va a caccia di vecchi mazzi magari appartenuti a personaggi particolari oppure provenienti da determinate epoche e chi li colleziona per la loro estetica. 

Ma quando nasce la cartomanzia? Non si hanno notizie certe ma le prime tracce di un oracolo con le carte si trovano proprio tra gli antichi egizi ma per sentir parlare della cartomanzia moderna bisogna aspettare il medioevo dove le carte venivano usate occasionalmente come oracoli ma solo nel 1505 con il Eyn loszbuch ausz der Karten gemacht si ha il primo esempio di cartomanzia, basata su il mazzo di carte tedesco con descrizioni generali sulle predizioni. 


 

La cartomanzia come la conosciamo noi in realtà ha origini piuttosto recenti, tant'è che le prime testimonianze certe risalgono al 1770, con Etteilla, ou la seule manière de tirer les cartes dove l'autore spiega come usare un mazzo di carte francesi per la divinazione, mentre la più famosa cartomante fu Marie Adelaide Lenormand alla quale si pare si rivolgesse anche la prima  moglie di Napoleone, Josephine. 

 Di mazzi di carte per vaticinare il futuro ce ne sono a bizzeffe, tra i più famosi troviamo appunto le Sibille di Lenormand (che hanno una tipologia di lettura completamente diversa dai tarocchi), L'Oracle Belline nato nel 1865 ed usato sopratutto nei paesi di lungua francese e ancora in produzione,  ed i tarocchi classici. 

Al giorno d'oggi possiamo scegliere tra un'ampissima gamma di carte ed oracoli e molte di queste sono ispirate proprio alla sottocultura gotica come quelli dell' Alchemy Gothic, i Tarocchi Gotici di Anne Stokes, le bellissime carte di Luis Royo 

giusto per citarne alcuni, ma con una veloce consultazione su internet sono sicura che troverete il mazzo di carte che fa per voi  magari per iniziare o per ampliare la vostra collezione. 


 

 


mercoledì 8 giugno 2016

Il più bel Goth del Reame

Rieccomi dopo tre settimane infernali mio malgrado. In questo lasso di tempo ho avuto anche la possibilità di guardarmi attorno su internet sul variegato mondo Goth e, purtroppo, ho notato che quello che sta accadendo in Italia, sta anche accadendo in molte parti del mondo, in Europa in particolare.
Capisco benissimo che la sotto cultura Goth sia un elité e quindi non per tutti ma i cambi generazionali sono inevitabili per una cultura nata negli anni 80. Esattamente come per il Metal e altri generi musicali, il Goth si evolve e si trasforma, non siamo noi creature eclettiche in fondo?
Anche la musica in questi anni, è cambiata tantissimo, non solo qualitativamente, ma con l'avvento di internet, anche la distribuzione e l'offerta di band e progetti di ogni tipo in ambito Goth è totalmente cambiata.
Fossilizzarsi su quattro band degli anni 80 e sputare su tutto quello che è uscito dopo lo trovo decisamente controproducente. Capisco che essendoci una così vasta offerta di musica è anche difficile star dietro a tutto, ma non si può nemmeno denigrare tutto quello che è avvenuto dopo gli anni 80. Gli stessi Goth sono cambiati. Se negli anni 80 quelli che oggi chiamiamo Trad Goth ne facevano da padrone, ora anche chi fa parte di questo mondo si differenzia tantissimo dalle origini.
Chi può dire che un Trad Goth è più Goth di un Cybergoth o di un tanto odiato Pastel Goth. Eppure...
Sappiate che il Goth (come tutte le cose che esistono a questo mondo), continuerà ad evolversi nostro malgrado, e se oggi ce l'avete con i Pastel Goth, domani arriverà qualcos'altro che vi farà storcere il naso. Vi assicuro che pensare di essere il più bel Goth del reame non vi porterà da nessuna parte.
Eppure...
Eppure continuiamo a giocare a chi è più figo, a criticare pesantemente quello che non conosce a memoria tutte le date di compleanno dei membri dei Cure, a considerare uno sfigato chi ha appena intrapreso il suo oscuro sentiero, a criticare pesantemente chi ascolta un sottogenere diverso da quello che qualcuno ha deciso sia l'Unica Vera Via verso il paese del Goth.
Nei locali continuano a girare le stesse serate, gli stessi gruppi e i soliti quattro gatti. Boicottiamo chiunque non incontri esattamente i nostri gusti e ce ne guardiamo bene dall'ascoltare qualsiasi novità che ci propone il mercato. E chi lo fa viene comunque criticato dai "più". Nei locali è quasi impossibile conoscere gente nuova a meno che non si abbia un "gancio" di qualche amico che già conosce qualcuno, e comunque vieni trattato con sufficienza dalla maggioranza delle persone. E questa cosa mi è stata riferita anche dai miei contatti all'estero. La comunità Goth è estremamente chiusa ma, purtroppo, è chiusa anche ai suoi stessi simili.
Mi ricordo quando ero giovane, che era molto più facile far amicizia con i propri simili, tendenzialmente dopo poche uscite, in un locale conoscevi la maggioranza dei suoi frequentatori e c'era una bella atmosfera: eravamo tutti lì riuniti a celebrare la nostra sete di musica insieme ad i nostri simili. E ci riconoscevamo tra di noi come fratelli, creature della notte alla ricerca dei nostri compagni.
Ora sembra che tutto ciò non sia più possibile, il velo della indifferenza e  dell'autogratificazione fine a se stessa è calato anche su di noi, impietoso. Forse è l'educazione con cui sono venute su le nuove generazioni, o il demone della tecnologia che nel bene e nel male, ci ha cambiato; oppure questa società che ci ha trasformato tutti in "fenomeni". Io non lo so, ma ho visto che la decadenza più gretta si è appropriato di noi e questo non è un bene.
Forse è ora che ci riappropriamo di certi valori che sono andati persi, che un tempo erano nostri, prima che l'oscurità, quella vera, ci inghiotta e ci faccia scomparire.