mercoledì 9 marzo 2016

Muoversi nelle tenebre

Muoversi, raggiungere mete, cercare la propria libertà viaggiando. Lo facciamo anche noi, a molti Goth piace viaggiare ad esempio me, che sono un'anima inquieta e odio stare a casa, sono sempre in giro, in movimento ma ho anche un'età che mi permette di avere una macchina di proprietà e di poter scegliere come e quando spostarsi.
Ma esiste un auto preferita dai Goth?
Secondo una ricerca condotta anni fa, tra i Goth americani, l'auto gotica per eccellenza era il Pt Cruise della Crysler, un macchinone immenso dall'aspetto retrò, che ricordava un carro funebre. Io, anni addietro, quando cercavo un auto per il mio lavoro di scultrice, ero andata a vederne uno usato
. Esteticamente era bellissimo, bello e tronfio come lo possono essere le auto americane, ma aveva i suoi punti deboli: troppo ingombrante, una meccanica costosa e dei consumi importanti. Quindi avevo optato per un altro mezzo che di Goth non aveva nulla ma che mi tornava utile per il mio lavoro.
Scegliere l'auto dei propri sogni non è facile, non sempre abbiamo la disponibilità economica per permettercela e siamo costretti ad accontentarci. Per esempio ho sempre desiderato un'auto nera ma in tutta la mia vita le ho avute di tutti i colori tranne quello, mi sono promessa che, un giorno, avrò un auto nera come piace a me (magari sportiva).
Ma se vogliamo sognare, c'è una categoria di auto che mi sono sempre piaciute: i carri funebri.
Per anni ho tenuto una splendida Volkswagen  Passat Variant, che un pò ricordava un carro funebre, ma i più belli in assoluto rimangono, per me, quelli d'epoca americani.
Ma qual è la storia dei carri funebri?
Il carro funebre motorizzato non è che l'evoluzione del famoso carro trainato dai cavalli (solitamente quattro) che ha iniziato la sua carriera intorno al 1900 proprio in America, il primo modello aveva un motore elettrico e non assomigliava assolutamente a quelli che conosciamo adesso, il suo successore, con il motore a scoppio, era un ibrido tra un autobus e un carro per cavalli. All'inizio erano un capriccio per le persone facoltose, una macchina del genere aveva un prezzo spropositato per l'epoca e potevano permetterselo solo le persone più facoltose, con l'avvento della commercializzazione del motore a scoppio, i carri funebri scesero di prezzo e le Pompe Funebri iniziarono a comprarli per le loro esequie. Nel 1930 fu creato il vero primo carro funebre come lo conosciamo noi: un elegante limousine nera in grado di accompagnarci nell'aldilà con stile.
All'epoca i carri funebri non venivano solo usati per i funerali, nelle comunità più piccole venivano usati anche come ambulanze in caso di necessità. Solo più avanti negli anni le regole sanitarie imposero che si usassero due veicoli distinti per i due scopi.
In America, i carri funebri erano solitamente  Cadillac, Lincoln e Buick customizzate per l'evenienza. Le case automobilistiche fornivano le auto adatte e queste venivano modificate per essere trasformate e ancor oggi sono auto create artigianalmente. Il più grosso costruttore in America è Accubuilt Inc in Ohio mentre la Wolfington Body Company and Binz Hearses utilizza le scocche della Mercedes Benz per i suoi carri funebri.
Auto meravigliose, curate in ogni dettaglio e con un prezzo piuttosto importante. Ma ciò non ha desistito ai fans di questa tipologia di auto dal comprarle usate, customizzarle ed arrivare anche ad organizzare dei raduni per appassionati.
Qui in Italia la morte è ancora un tabù fortissimo e rimangono legati al loro "lavoro" ma nulla ci
toglie di poter "sognare" di averne uno americano.



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