L'undici agosto del 2009, Sophie Lancaster e Rob Maltby, due ragazzi
di ventun anni, tornano a casa dopo aver passato la serata da un
amico. Sono fidanzati da tre anni e convivono da sei mesi: lui è uno
studente d'arte e lei inizierà una laurea in letteratura inglese il
mese seguente.
Vivono in un paesino, Bacup, nel settentrione della Gran Bretagna e
sono Goth, una cosa non facile una piccola città.
Quella notte Rob si ferma a comprare le sigarette e per, arrivare a
casa prima, decidono di attraversare Stubbylee Park, un parco della
cittadina; attraversando il giardino incontrano un gruppo di
ragazzini, tra cui alcuni ubriachi che, con la scusa di chiedere una
sigaretta, si mettono a parlare con loro. Le cose sembrano procedere
tranquillamente finché uno degli ubriachi non cambia tono: vuole
pestare Rob e aizza i suoi amici contro di lui. La scusa? Rob e
Sophie sono due Goth e meritano di essere picchiati perché diversi.
Sophie non si tira indietro: prima cerca di dissuadere i ragazzini
ubriachi dalla violenza, poi cerca di difendere Rob dai calci e dai
pugni. Gli aggressori non si fermano nemmeno di fronte alla ragazza,
e pestano a sangue anche lei. Li picchiano talmente tanto che quando
arrivano i paramedici i volti dei due ragazzi sono irriconoscibili.
Portati in ospedale, entrambi versano in condizioni gravissime: Rob
riesce a riprendersi dal coma ma Sophie, dopo tredici giorni di coma
irreversibile, i parenti decidono di staccare la macchina che la
teneva in vita.
A Sylvie, la madre della ragazza, le sembra assurdo che sua figlia
sia stata ammazzata solo perché un Goth, e sa che, purtroppo, quello
di sua figlia non è un caso isolato. Durante il processo contro gli
aggressori di Sophie e Rob, il giudice condanna duramente l'attacco
definendolo un crimine efferato contro due persone innocue la cui
unica “colpa” era di appartenere ad una sottocultura. Alcuni
testimoni dissero che i ragazzi ubriachi erano gelosi delle
attenzioni che le ragazze presenti al parco davano alla coppia.
Dopo il calvario della morte e poi del processo, Sylvie non si
arrende e decide di fondare la Sophie Lancaster Fondation,
un'associazione senza scopo di lucro che porta avanti il progetto di
sensibilizzare l'opinione pubblica contro qualsiasi pregiudizio
legato alle sottoculture.
Per fare tutto ciò la S.O.P.H.IE. Lancaster organizza incontri nelle
scuole per educare i ragazzi più giovani, convention, confronti con
le forze dell'ordine. Organizza un festival di musica goth e
collabora con parecchie aziende e personaggi famosi, come Illamasqua
e la band Propaganda e punta a portare in parlamento inglese un
progetto di legge in cui il crimine contro odio nei confronti di
persone di etnie e religioni diverse venga esteso anche alle
sottoculture.
Ho dovuto fare un post come questo perché lo ritengo importante, per
tutti quelli come me che sin da piccoli sono stati umiliati,
picchiati ed isolati per le loro idee, gusti musicali, o solo per il
modo di vestirsi. Solamente in questi anni si parla di bullismo e,
purtroppo, non si sta facendo nulla di concreto per arginare questo
problema, e sapere che, comunque, anche se aldilà della Manica,
qualcuno lotta per portare avanti i nostri diritti, esiste e ci
sostiene.
Com'è finita con i colpevoli? I cinque ragazzi accusati
dell'aggressione sono stati arrestati la mattina dell'undici agosto,
avevano dai 15 ai 17 anni all'epoca. Brendan Harris e Ryan Herbert,
accusati di omicidio, sconteranno l'ergastolo (anche se saranno fuori
dopo aver scontato almeno diciotto anni di galera). Gli altri una
pena dai cinque ai quattro anni.
Rob, dopo l'aggressione, vive da recluso, in contatto con il mondo
solo tramite internet.
Per sostenere la causa di Sophie, questo è il sito
dell'associazione: http://www.sophielancasterfoundation.com/