mercoledì 24 settembre 2014

The S.O.P.H.I.E. Lancaster Foundation

 L'undici agosto del 2009, Sophie Lancaster e Rob Maltby, due ragazzi di ventun anni, tornano a casa dopo aver passato la serata da un amico. Sono fidanzati da tre anni e convivono da sei mesi: lui è uno studente d'arte e lei inizierà una laurea in letteratura inglese il mese seguente.
Vivono in un paesino, Bacup, nel settentrione della Gran Bretagna e sono Goth, una cosa non facile una piccola città.
Quella notte Rob si ferma a comprare le sigarette e per, arrivare a casa prima, decidono di attraversare Stubbylee Park, un parco della cittadina; attraversando il giardino incontrano un gruppo di ragazzini, tra cui alcuni ubriachi che, con la scusa di chiedere una sigaretta, si mettono a parlare con loro. Le cose sembrano procedere tranquillamente finché uno degli ubriachi non cambia tono: vuole pestare Rob e aizza i suoi amici contro di lui. La scusa? Rob e Sophie sono due Goth e meritano di essere picchiati perché diversi.
Sophie non si tira indietro: prima cerca di dissuadere i ragazzini ubriachi dalla violenza, poi cerca di difendere Rob dai calci e dai pugni. Gli aggressori non si fermano nemmeno di fronte alla ragazza, e pestano a sangue anche lei. Li picchiano talmente tanto che quando arrivano i paramedici i volti dei due ragazzi sono irriconoscibili. Portati in ospedale, entrambi versano in condizioni gravissime: Rob riesce a riprendersi dal coma ma Sophie, dopo tredici giorni di coma irreversibile, i parenti decidono di staccare la macchina che la teneva in vita.
A Sylvie, la madre della ragazza, le sembra assurdo che sua figlia sia stata ammazzata solo perché un Goth, e sa che, purtroppo, quello di sua figlia non è un caso isolato. Durante il processo contro gli aggressori di Sophie e Rob, il giudice condanna duramente l'attacco definendolo un crimine efferato contro due persone innocue la cui unica “colpa” era di appartenere ad una sottocultura. Alcuni testimoni dissero che i ragazzi ubriachi erano gelosi delle attenzioni che le ragazze presenti al parco davano alla coppia.
Dopo il calvario della morte e poi del processo, Sylvie non si arrende e decide di fondare la Sophie Lancaster Fondation, un'associazione senza scopo di lucro che porta avanti il progetto di sensibilizzare l'opinione pubblica contro qualsiasi pregiudizio legato alle sottoculture.
Per fare tutto ciò la S.O.P.H.IE. Lancaster organizza incontri nelle scuole per educare i ragazzi più giovani, convention, confronti con le forze dell'ordine. Organizza un festival di musica goth e collabora con parecchie aziende e personaggi famosi, come Illamasqua e la band Propaganda e punta a portare in parlamento inglese un progetto di legge in cui il crimine contro odio nei confronti di persone di etnie e religioni diverse venga esteso anche alle sottoculture.
Ho dovuto fare un post come questo perché lo ritengo importante, per tutti quelli come me che sin da piccoli sono stati umiliati, picchiati ed isolati per le loro idee, gusti musicali, o solo per il modo di vestirsi. Solamente in questi anni si parla di bullismo e, purtroppo, non si sta facendo nulla di concreto per arginare questo problema, e sapere che, comunque, anche se aldilà della Manica, qualcuno lotta per portare avanti i nostri diritti, esiste e ci sostiene.
Com'è finita con i colpevoli? I cinque ragazzi accusati dell'aggressione sono stati arrestati la mattina dell'undici agosto, avevano dai 15 ai 17 anni all'epoca. Brendan Harris e Ryan Herbert, accusati di omicidio, sconteranno l'ergastolo (anche se saranno fuori dopo aver scontato almeno diciotto anni di galera). Gli altri una pena dai cinque ai quattro anni.
Rob, dopo l'aggressione, vive da recluso, in contatto con il mondo solo tramite internet.
Per sostenere la causa di Sophie, questo è il sito dell'associazione: http://www.sophielancasterfoundation.com/




mercoledì 17 settembre 2014

Put your death mask on




Chiunque appartenga alle tenebre come la sottoscritta, sa che non basta vestire di nero per essere Goth. Perché una scelta così estrema? (estrema secondo tutti gli altri)
Semplice: noi il nero lo “sentiamo”. Rappresenta la notte, il momento magico in cui tutto può succedere, sappiamo bene che nelle tenebre noi stelle rifulgiamo più che alla luce del sole.
Personalmente, per me il nero è un ossessione di cui non posso fare a meno.
Le creature romantiche come noi amano apparire eteree, avere la pelle candida, le labbra rosse e gli occhi bistrati di nero a sottolineare il nostro sguardo luminoso. Siamo creature sensuali, affascinanti e amiamo sottolineare tutto questo secondo la nostra insindacabile visione personale.

Noi non ci trucchiamo per “mascherarci”, noi ci trucchiamo per mostrare al mondo il nostro vero volto.
Ma non sempre chi sa di appartenere a questa raffinata cultura sa come poter tirare fuori al meglio la propria anima , quindi iniziamo dalla base: cosa usare per truccarci? Le marche più famose da cui, difficilmente qualcuno di noi può farne a meno, producono da anni make up esclusivamente per noi. La più famosa in assoluto è la Manic Panic e non solo per il suo make up anzi, è decisamente più conosciuta per l'incredibile varietà di tinte per capelli che produce. Le sue due fondatrici, Snooky e Tish, nel 1977 aprirono una boutique a New York per servire la scena punk della zona. Divennero famosissime rifornendo varie band punk tra cui anche Blondie. Ora annoverano tra i loro clienti Marilyn Manson. Io non posso fare a meno del loro fondotinta Goth White (che mi sono fatta portare apposta dall'America da due miei cari amici) dalla texture meravigliosa.

La Urban Decay  nasce nel 1996 dalla ricerca dei due fondatori che, così narra la leggenda, cercavano la giusta sfumatura di viola per le loro unghie. Per anni ha prodotto colori esclusivamente goth con un motto come “Il rosa ti rende disgustosa?” mentre ora spazia per vari generi alternativi. Per anni ho usato un loro rossetto chiamato “Vodoo”.
Un altro sito che ha prodotti meravigliosi, è la Sugarpill oltre ad essere cruelty free, come la Manic Panic, ha una serie di ombretti assolutamente fantastici come il loro rosso o il Bulletproof.
Oppure la Limecrime con i suoi splendidi rossetti opachi http://limecrime.com/lips/velvetines-39.html
Un altro sito da cui mi servo sovente e volentieri è quello della Stargazer. A differenza della Manic Panic che è americana e si sa, prima che consegnino la roba da oltre oceano qui in Italia e i vari problemi di dogana, passano mesi, la Stargazer è tedesca. Oltre alle tinte per capelli (che io ho usato per una vita, L'ultra Blue Hair per essere precisi), ha un'ottima scelta di make up di cui io ho fatto un uso smodato da giovane.
Consiglio anche un giro sul sito della Sleek, su cui troverete qualsiasi cosa desiderate per truccarvi. Ho apprezzato particolarmente le palette (l'Acid su tutte, per le mie serate Cybergoth).
Un altra marca che ultimamente va alla grande è la MUA con dei prezzi decisamente popolari e del make up competitivo.
“Adesso che abbiamo le mani piene di prodotti per truccarci cosa ne facciamo?”
Molte ragazze mi fanno i complimenti per come mi trucco e poi mi dicono “Si, vabbé, ma poi io non sono capace”. Io non sono nata con l'innata capacità di truccarmi, ho imparato durante tutti questi anni. L'unica cosa che posso dirvi è: fare pratica. Seguite i blog di chi è capace e dispensa consigli per il trucco e provate, provate, provate. Di Vlog ce ne sono tantissimi, io amo particolarmente It's Black Friday.
Sul suo canale You Tube troverete tutorial su come truccarsi, sia tutti i giorni che per occasioni speciali. Dopodichè provate, sperimentate e vedete cosa più vi piace. Non ponetevi limiti.

Che voi siate romantiche dame vittoriane o splendidi e coloratissimi Cybergoth non lasciate nulla al caso. Siate voi stessi, in qualunque momento.

mercoledì 10 settembre 2014

Home sweet Homecide




Il mio nuovo comodino

 Con questo post inauguro una serie di consigli sul fai da te per una casa in tema con il nostro spirito.
Se non possiamo decorare le pareti come desideriamo noi per vari motivi (siamo in affitto, genitori contrari, coinquilini “sensibili”) ci dedicheremo a decorare i nostri mobili.
Capita più o meno a tutti di avere dei mobili vecchi, buttati magari in cantina o in garage, che sono troppo moderni per rientrare nell'antiquariato e troppo brutti per stare in casa.
Per esempio, potete dare un'occhiata alla Spitfire Interiors, che si occupa di customizzare vecchi mobili trasformandoli in originali arredi di gusto Gothabilly. Sul loro sito potrete trovare ispirazione per decorare la vostra casa.
 Quello che vi voglio proporre questa settimana è un semplice restauro di un mio vecchio mobile dell'Ikea che ho convertito a comodino per la mia camera da letto. Era in legno grezzo non dipinto quindi praticamente ho saltato tutta la parte di rimozione della vecchia vernice. Voi se avete un mobile verniciato dovrete, prima di tutto, rimuovere la vecchia vernice ( e sto parlando di mobili di legno, per quelli di compensato o altro ci vogliono delle vernici apposta) scartavetrando la superficie. Una volta che il vostro mobile è pronto, vi servono i seguenti oggetti:
  • vernice all'acqua nera opaca
  • vernice trasparente protettiva all'acqua effetto mat o lucido (dipende dal vostro gusto)
  • stampino per il decoro ( io ho usato questi )
  • gesso ceramico (si compra tranquillamente nei Belle Arti o nei negozi di hobbistica)
  • colla tipo 1000 chiodi
  • un metro
  • una ciotola e un cucchiaio (per preparare il gesso)
  • un pennello piatto grande
  • un pennello rotondo piccolo
 Dipingete il vostro mobile con la vernice nera. A seconda dell'effetto che volete ottenere, date più pennellate ma lasciate passare almeno un paio di ore tra una stesura e l'altra (con la vernice alla nitro ci vanno almeno dodici ore tra una mano e l'altra). Una volta che siete soddisfatti del risultato date la mano di vernice trasparente.
Mentre aspettate che si asciughi la vernice, preparate i teschietti. Seguite le istruzioni sulla confezione del gesso ceramico e in poco tempo avrete dei bellissimi teschietti da colorare come preferite. I miei li ho “lavati” con del colore nero per un effetto invecchiato. Si diluisce tipo acquerello il colore e poi, con un pennello morbido, lo si distribuisce sulla superficie del teschietto. Prima che asciughi, passategli sopra una pezza per togliere l'eccesso. Il colore si fermerà solo nelle zone concave dando un effetto tridimensionale all'oggetto.
teschietti pronti per essere dipinti

teschietti dipinti con l'acrilico nero













Una volta che il vostro mobile è asciutto, prendete il metro e segnatevi il centro del cassetto su cui poi incollerete il vostro teschio (se volete metterli al centro). Incollate i vostri teschi e il mobile è pronto!
Quando ho preparato i teschi ne ho fatti alcuni in più, un po' per fare delle prove di colore, un po' in caso di errore, quelli avanzati li ho incollati su altri mobili, come una libreria che ho in casa.
Con un po' di fantasia e il materiale giusto, potete trasformare la vostra casa nella magione dei vostri sogni.
teschietto avanzato che decora la mia
libreria e tiene compagnia al mio Gargoyle
da guardia

Altri esempi e suggerimenti:
come trasformare un innocuo giocattolo in un soprammobile da incubo:  http://bradblogspeed.com/olivia-a-busty-little-halloween-prop/
E se vi piacciono le casette delle bambole, ecco i tutorial per trasformare i mobili in qualcosa di più appropriato: Mobili horror 





esempio di comodino rimodernato
Graziosi oggetti d'arredamento 

mercoledì 3 settembre 2014

Dress to depress (consigli per Baby Bats e non solo)

Nella grande e multiforme comunità Goth vengono definiti Baby Bats i ragazzini dai 16 (e anche più giovani) ai 21anni. Tendenzialmente chi appartiene a questa categoria viene disprezzato dagli altri Goth poiché troppo giovani per aver vissuto gli anni 80 (beh, anch'io all'epoca ero molto giovane e non conoscevo la cultura Goth, andavo a scuola dalle suore), troppo giovani per avere una cultura musicale adeguata (cosa, secondo me, non vera, visto la tecnologia che c'è al giorno d'oggi), troppo inesperti per avere un un senso estetico definito. 

Ho notato, durante le mie ricerche on line, che i Baby Bats tendono ad ascoltate molto Metal insieme al Goth e, alcuni di loro, a confondersi con gli Emo. Questo farà storcere il naso ai puristi ma, anche noi Elder Goth siamo stati giovani e abbiamo sperimentato, sia musicalmente che esteticamente la cultura Goth, prima di riuscire a capire qual era la nostra vera natura e a dove ci avrebbe portato stilisticamente. Ovvio che le nuove generazioni sono diverse da noi, è il naturale corso dell'evoluzione.
Anche se Baby Bats è usato il più delle volte come dispregiativo, a me e a molti altri piace come termine. L'idea di piccoli Goth da consigliare, guidare ed accudire nella notte mi è sempre piaciuta. In fondo sono come nostri “figli”, saranno qui a portare avanti questa cultura quando noi non ci saremo più, quindi sono dell'idea che vanno aiutati il più possibile. Anche perché non è sempre facile far parte di una comunità come questa, sopratutto in un paese come il nostro, dove siamo fermi a cinquant'anni fa, se non di più, rispetto al resto d'Europa.
Ancor oggi, a quarant'anni, mi sento dare dell'adoratrice di Satana, della poco di buono o peggio. Per non parlare di certi personaggi che credono di poter imporre le loro idee arrivando anche alle minacce o alla violenza. Non credo di raccontare nulla di nuovo e penso che le nuove leve abbiano le stesse problematiche che abbiamo dovuto passare noi Elder Goth.
Se per la musica rimando ad altri siti che sapranno consigliarvi decisamente meglio della sottoscritta (e se avete Spotify, vi consiglio caldamente le sue playlist), per tutto il resto cercherò di portare il mio piccolo contributo.
Il problema di quand'ero giovane io (oltre le finanze) era l'impossibilità di trovare gli abiti adatti. Non c'erano molti negozi (a parte L'Inferno Torino), non c'era internet e solo per trovare uno smalto nero bisognava girare per tutta la città. Ora siti on line come quello della Emp, che tratta un po' tutto; la Cyberdog, per il Cybergoth o la Kreepsville666 per il gothabilly (giusto per fare un esempio) offrono una gran varietà di abiti e accessori. Ma per sviluppare il proprio stile non c'è bisogno di dilapidare un patrimonio. Ho scoperto che anche nei negozi più mainstream si possono scovare tesori nascosti. Per esempio, molti dei miei leggins li ho trovati da Tally Weil o rovistando nei banchi al mercato. Personalmente amo indossare per l'estate abitini neri in cotone, lunghe canottiere e leggins, mentre d'inverno la mia tenuta “everyday Goth” comprende maglioni larghi indossati su leggins, calzettoni di lana pesanti, cappellini buffi e cappotti di pelo. Mi piace anche personalizzare la maggior parte degli abiti che trovo in giro. Consiglio caldamente un giro su Gothic Diva la community Goth italiana dove potrete comprare e vendere abiti. Diviso in categorie, troverete facilmente quello che cercate a dei prezzi abbordabili.
Anche i mercatini dell'usato si possono trovare delle cose interessanti (sopratutto se vi piace il vintage). La cosa importante, per me, sono gli accessori: una bella borsa, una collana aiutano tantissimo, poi il make up e l'acconciatura fanno il resto (e di queste parleremo più avanti).
On line si possono trovare qualsiasi tipo di gioiello Goth si desideri, come quelli della storica Alchemy Gothic. Ma io prediligo gli artigiani che fanno oggetti a mano, così ho la possibilità di avere una creazione solo “mia”. Ho i miei rifornitori di fiducia (di cui parlerò nel dettaglio in un altro post) dove compro i miei accessori. 
Con un po' di pazienza e un po' di ricerca, anche i più giovani di noi potranno sviluppare il loro oscuro senso estetico, consiglio la lettura di questo libro (per chi sa l'inglese): Gothic Charm School oppure, in italiano, La Bibbia Gotica
Sperimentate, provate e cercate qualcosa che vi faccia stare bene con voi stessi, che esprima la vostra personalità e non curatevi di cosa dicono gli altri. Come dico sempre io: "Io non indosso abiti ma vestiti da guerra per poter affrontare il mondo là fuori".
Siate voi stessi, sempre.